venerdì 23 febbraio 2007

QUANDO NON SI PUO’ FARE A MENO DEL WEB


Passare ore ed ore davanti allo schermo di un computer, talvolta dimenticandosi di mangiare e anche di dormire; creare relazioni e amicizie solo attraverso la Rete; non sentirsi a proprio agio nei contatti faccia a faccia; Preferire una partita a scacchi o a poker on-line piuttosto che affaticarsi nelle corrispettive versioni “reali” di questi passatempi…le piccole e grandi manie del popolo di Internet.

I più fatalisti hanno lanciato subito l’allarme: Internet fa male!!! Influisce sulla psicologia dei propri utenti fino a distruggere la capacità di relazionarsi normalmente con persone in carne ed ossa!!! La realtà virtuale crea un mondo parallelo in cui l’internauta si rifugia, sfuggendo ai problemi della vita reale. E questi effetti sono dannosi, soprattutto se davanti allo schermo c’è un bambino o un adolescente, senza il controllo dei genitori.

Gli allarmisti non sono tutti pazzi visionari. Alcuni riscontri scientifici, in effetti, ci sono: Matthias Jerusalem, professore del dipartimento di Psicologia mentale e pedagogica dell’Università di Humboldt a Berlino, è uno dei massimi studiosi europei di Internet Addiction Disorder, sindrome da dipendenza dalla Rete.

Ma cosa si intende per dipendenza? Reazioni di insoddisfazione o ansia in assenza di un collegamento a internet, incapacità di disconnettersi, sesso elettronico e voyeurismo. Un rapporto distruttivo e deleterio quello che i rete-dipendenti hanno con Internet.


La soluzione a questa malattia di ultima generazione? Ancora non c’è. Ma rivolgersi a un’assistenza psicologica è un buon inizio.

I “drogati da Web” sono principalmente gli americani: il 12,5 per cento degli internauti ammette di avere una dipendenza morbosa dalla Rete, alla stregua di tabagismi o tossicodipendenti. Un giorno senza internet, infatti, per loro è una sofferenza. Di questi, il 9 per cento si vergogna di ammettere la propria net-dipendenza e vorrebbe smettere. Già perché l’attaccamento maniacale al computer in alcuni casi ha minato i rapporti degli utenti con le persone care.

Come uscire dal tunnel di questa dipendenza? Il percorso di guarigione e riavvicinamento progressivo alla realtà è tortuoso. Esistono gruppi di assistenza… Paradossalmente, anche sul web. Alcuni siti, come l’agenzia di stampa netdipendenza.it trattano il tema in modo completo e sfaccettato e offrono uno sportello di psico-assistenza on-line.

1 commento:

Bohémien ha detto...

Vero....Potrebbe esserci una dipendenza, come del resto, l'abbiamo già per molte altre cose...
Ad esempio...il mangiare fino all'obesità...non è forse una dipendenza?...Il fumare...Il drogarsi...Il sesso senza distinzione....Il raccontar frottole compulsivamente...Potrei citarne a decine, di dipendenze come questa...
La soluzione...sta nell'autogestione..nel famoso "sel-control".
P.S. Leggere fa molto bene, al cuore ed allo spirito...tuttavia...il divenire un "topo di biblioteca"...è sicuramente una forma di ...dipendenza!