lunedì 12 febbraio 2007

Tommaso Tessarolo e "Il senso di una (r)evolution"

Il senso di una (r)evolution
di Tommaso Tessarolo21/01/2007


In questi ultimi giorni è tornato alla ribalta il nuovo progetto di Janus Friis e Niklas Zennstrom, il Venice Project. Un nome senza senso, che fortunatamente verrà cambiato, per un progetto che dichiara di voler far cambiare il modo di concepire la TV alla gente. Da come e quanto se ne sta parlando non c'è dubbio che sia partito con il piede giusto. Friis e Zennstrom sono due persone a dir poco esperte nella costruzione di piattaforme per la distribuzione di contenuti e servizi sul web. Nel marzo 2001 crearono il progetto KaZaa diventato in fretta uno dei network P2P più usati dal popolo Internet per lo scambio di qualsiasi tipo di contenuto digitale. Entrato rapidamente in disgrazia per evidenti problematiche legali a causa dell'enorme traffico di materiale sotto copyright quotidianamente scambiato, ha tentato progressivamente di spostarsi verso la distribuzione di materiale legale fino ad arrivare nel 2006 ad un accordo per la distribuzione delle produzioni di Universal Music, Sony BMG, EMI and Warner Music. Nel 2002, Friis e Zennstrom danno vita ad un altro progetto che vede la luce nel agosto del 2003. Il progetto in questione è il celeberrimo SKYPE, che diventa ben presto il network di Voice over IP più usato al mondo. Anche SKYPE fonda il suo funzionamento sul protocollo P2P, approccio assolutamente rivoluzionario per il settore, garantendo in questo modo una scalabilità dell'intero sistema virtualmente senza limiti a dei costi altrimenti impensabili. Il progetto SKYPE ha un una sorte decisamente più favorevole del suo predecessore tanto da arrivare ad essere venduto nell'ottobre del 2005 al gigante eBay per 1,9 milardi di dollari (ai quali vanno aggiunti 1.8 miliardi opzionati per il 2008). Dall'operazione Friis e Zennstrom escono con una credibilità alle stelle ed un cospicuo capitale realizzato. Non contenti dei successi ottenuti, i due paladini del P2P vedono per questa tecnologia nuovi campi di applicazione e decidono di non fermarsi convinti che proprio il P2P sia grado di offrire delle risposte definitive alle problematiche che la nuova, all'epoca solo presunta, evoluzione del web portava con sé. Era il 2004 ed i segnali di una imminente rivoluzione legata alla distribuzione del video su Internet c'erano già tutti.

Il 1 gennaio del 2005 Friis e Zennstrom cominciano le assunzioni per il loro nuovo progetto che chiamano temporaneamente "The Venice Project" finanziandolo di tasca propria con i proventi della vendita di SKYPE ad eBay. Le prime assunzioni, che riguardarono programmatori esperti presi dai principali progetti open source Apache, Mozilla, Ubuntu, e Subversion, accesero subito i sospetti di una nuova avventura P2P dei due ormai conosciuti come i fondatori di SKYPE. Project Venice ha aperto il 12 dicembre di quest'anno la sua fase beta riservata a 6000 persone, rivelando anche ai nostri occhi finalmente molti particolari. La modalità di visione, come promesso di Friis, è prevalentemente "non lineare". Un canale è di fatto composto da una serie di clip Video che vengono riprodotte in sequenza quando si accede al canale (molto bello il montaggio di tutte le novità che si ha all'avvio del client). Questo approccio garantisce una esperienza di TV di flusso per chi non ha intenzione di scegliere altro se non il canale, ma consente allo spettatore attivo di poter decidere in ogni momento quale singolo contenuto vedere. Il modello di business prevede due fonti di ricavo: innanzi tutto l'advertising ovvero pubblicità dentro i video e sponsorizzazioni dei canali. Quindi la vendita di contenuti a pagamento, della quale non si sa praticamente nulla anche se Friis ha dichiarato che alcuni contenuti saranno distribuiti protetti da DRM. Project Venice più che avere fornitori di contenuti mira ad avere partner interessati ad utilizzare la piattaforma, con i quali stringere relazioni di reciproca convenienza. Per un broadcaster poter trasmettere a tutto il pubblico della rete senza passare sotto la gogna dei telecom operator, e senza dover investire quantità di denaro ai limiti della sostenibilità, è una opportunità senza precedenti. Mentre per Venice sarà importante avere contenuti di pregio da proporre a chi scaricherà ed utilizzerà il client. Due sono le sfide ulteriori che il Project Venice si propone di superare. La prima è legata ai contenuti ad alta definizione, che indiscutibilmente faranno dai traino ad una nuova offerta televisiva di qualità, con un numero di potenziali clienti in forte crescita grazie all'entusiasmo che sta circondando questa nuova tecnologia. La seconda è quella che amo chiamare "la prova divano". Credo che la Net TV uscirà dallo stadio larvale solo quando riuscirà ad entrare, in maniera semplice e trasparente, dentro i nostri televisori, quando seduti sul nostro divano con il telecomando in mano potremmo indifferentemente scegliere se vedere la TV "classica" o la Net TV, in quel momento inizierà la vera battaglia. Entrambi gli obiettivi rientrano nei piani del Venice Project che dovrebbe uscire ufficialmente nei primi mesi del prossimo anno già con un offerta HD e con sul mercato uno o più "box" in grado di attaccarsi al televisore e ricevere direttamente questa nuova TV. Il Venice Project però non è l'unico progetto di questo tipo in attività. Pur essendo indiscutibilmente quello che ha attirato il maggior numero di attenzioni si trova già oggi in compagnia di diversi servizi concorrenti. non lineare, sempre grazie ad un client da scaricare. Diversi canali tematici a disposizione con la possibilità di vedere la TV in maniera "passiva" o di poter scegliere e raggruppare i contenuti di proprio interesse. Anche in questo caso è previsto il superamento della "prova divano", mentre l'uscita sul mercato è ancora incerta anche se il livello di compiutezza del client che abbiamo provato è tale da far presupporre un lancio non così in là nel tempo.
Oggi Zudeo offre un esperienza decisamente diversa da Venice o da Babelgum, ma le evoluzioni previste lo porteranno ad essere un'altra piattaforma del tutto assimilabile. E siamo a tre. Ma è importante considerare anche tutte le piattaforme commerciali che da tempo esistono per la distribuzione di contenuti P2P, purtroppo tutte affette dal grave problema della scarsa diffusione dei loro client. Uno su tutti è Octoshape che a differenza di tanti altri offre una tecnologia P2P pensata principalmente per trasmettere contenuti in diretta, in netta controtendenza.
Stiamo anche noi cercando di focalizzare un obiettivo preciso ma il fenomeno si sta diffondendo più delle nostre aspettative. Per noi il Venice Project è solamente un altro programma... se contribuisce alla comunità intera ci fa enormemente piacere. Apprezziamo Skype per aver capito l'importanza dell'iptv/videosharing. Comunque vi vorrei segnalare un ottimo p2p-tv per ora disponibile solo in svizzera ma che da nostri test promette molto bene: www.zattoo.com" Ecco un'altra piattaforma e un altro addetto ai lavori contento dell'effetto benefico che il Venice Project sta portando al mondo P2P.
Gli unici veri oppositori rimasti sono purtroppo i telecom operator.

Nessun commento: