venerdì 23 febbraio 2007

L’«AFFECTIVE COMPUTING» PER IMPARARE A COMUNICARE


Debutta MySelf, piattaforma e-learning per insegnare a riconoscere le emozioni e a gestire le relazioni.

Formare il personale di aziende bancarie e strutture sanitarie nella gestione della comunicazione e delle proprie emozioni nelle relazioni interpersonali, anche a contatto con individui di altre culture. Questo è stato l’obiettivo di MySelf, (Multimodal e-learning system based on simulations, role playing, automatic coaching and voice recognition interaction for affective profiling), progetto Craft (Co-operative Research Action for Technology Projects) sull’e-learning.

Elemento cardine, nel progetto, è stato il tema dell’affective computing che consiste in forme di utilizzo della tecnologia in grado di relazionarsi, ma anche di modificare o influenzare le relazioni. Nell’e-learning l’affective computing può consentire di interpretare i segnali comportamentali dei partecipanti, supportando la formazione in modo personalizzato ed efficace. Hanno caratterizzato il progetto l’apprendimento collaborativo, i giochi di ruolo, un tutor virtuale, Linda (acronimo di Learning Intelligent Dynamic Agent), accanto a un tutor umano, una metodologia cognitiva e il riconoscimento vocale.

Alcuni degli aspetti innovativi del percorso in e-learning sono: esprimere emozioni tramite il tutor virtuale che presenta le attività e guida il partecipante attraverso le prove, riconoscere gli stati emotivi del discente dal tono di voce da lui usato.Di fronte a una particolare situazione (come l’approccio con un cliente polemico in ambito bancario, o il dialogo con una paziente extracomunitaria intenzionata a interrompere una gravidanza nella versione per i medici) il discente doveva scegliere le risposte più adeguate dal punto di vista della comunicazione ed della sfera emotiva, per apprendere i comportamenti più appropriati alle situazioni reali.

L’intenzione è di continuare nelle attività di ricerca per perfezionare sempre più la soluzione utilizzata, anche in vista della sua commercializzazione. L’obiettivo è di rendere disponibile percorsi didattici adatti a formare anche quanti svolgono lavori di relazione in settori diversi da quello bancario o sanitario.

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