giovedì 29 marzo 2007

Bulli e... bulli


L'ultimo caso segnalato dagli organi di informazione è avvenuto l'altro ieri a Messina, all'Istituto socio pedagogico ''Felice Bisazza''. L'ennesimo caso di bullismo, l'ennesima cartina al tornasole, forse, della nostra odierna società. Un attimo di distrazione, ed una professoressa d'inglese dell'istituto messinese è stata colpita alla testa da una bottiglia d'acqua lanciata all'uscita dal plesso scolastico da un alunno, che subito è riuscito a far perdere le proprie tracce approfittando del momento di confusione. L'insegnate è stata ricoverata al Pronto Soccorso.
A muoversi è stato nientemeno che il
ministero della Pubblica Istruzione, che ha assunto tutta una serie di impegni netti e precisi.Il ministro della Pubblica istruzione in persona, Giuseppe Fioroni, ha avvertito che la scuola nei confronti del bullismo ''non fa più lo struzzo'' e ha sollecitato per questo la ''fine della gogna mediatica''. Psicologi, sociologi e pedagogisti chiedono alla scuola, ma anche alla famiglia e al mondo degli adulti di aiutare i giovani a superare quegli stati di disagio che portano frequentemente alla violenza, veicolata, sempre più spesso, da tv, internet e videogiochi.
''Qui non si tratta più di goliardie e stupidi scherzi - ha affermato don Fortunato Di Noto, presidente dell'
associazione Meter, che si sta impegnando a monitorare il materiale internet riguardante atti di bullismo e di delinquenza nelle scuole.
Dal dicembre del 2006 l'associazione ha scoperto e denunciato alla polizia postale di Catania 86 video del genere su Internet.
Inoltre, le azioni governative contro il bullismo sono strettamente connesse a quelle che si stanno già realizzando per prevenire il disagio giovanile. Tra queste azioni ''di sistema'': l'elevamento dell'obbligo scolastico a 16 anni, che renderebbe i ragazzi più consapevoli nelle scelte per la loro formazione e il loro futuro; la riforma dell'esame di Stato, ''per ridare serietà e importanza a un momento formativo fondamentale''; il potenziamento dell'insegnamento della musica, delle scienze e dell'educazione motoria a scuola; i premi all'eccellenza; l'apertura delle scuole di pomeriggio; l'approfondimento della conoscenza della Costituzione; più spazio alla partecipazione studentesca; la promozione dell'educazione alla salute; ed il miglioramento dell'accoglienza degli alunni stranieri.

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