domenica 1 aprile 2007

ESTETICA DEI NUOVI MEDIA. FORME ESPRESSIVE E NETWORK SOCIETY



Martedì 27 marzo alle ore 18, presso la NABA - Nuova Accademia di Belle Arti Milano, Aula Spazio Luce si è svolta la presentazione del libro di Antonio Tursi "Estetica dei nuovi media. Forme espressive e network society" (costa & nolan).



Il libro. Che ne è delle forme espressive nell'ambito della società delle reti telematiche? Ha ancora senso parlare di arte e bellezza in presenza dei sempre più pervasivi flussi informativi veicolati dalle nuove tecnologie di comunicazione? Queste sono causa di un'astrazione delle nostre esperienze o permettono un più denso coinvolgimento emotivo sulla base del quale formare nuovi legami sociali? Come è cambiato il nostro senso dello spazio e del tempo nel passaggio da una società industriale a una società informazionale? Questi sono alcuni degli interrogativi che l'autore pone, dipanandosi attraverso il confronto con alcuni dei massimi teorici della comunicazione (tra i quali Marshall McLuhan, Hans Georg Gadamer, Walter Benjamin) e l'indagine di determinati ambiti espressivi peculiari alla nostra epoca: la net art, le performance dei corpi, le nuove forme della narrazione, l'architettura rivoluzionata dal digitale.


La presentazione la presenatazione del libro è stata inserita in un dibattito-confronto sul tema dell'insegnamento dell'estetica dei media all'interno dell'università, dell'alta formazione artistica e musicale ovvero delle facoltà di media design, arti multimediali e nuove tecnologie dell'arte. Una discussione-dibattito ,sulle idee e teorie incluse nel concetto di 'estetica dei media', come 'strumento didattico' dell'alta formazione artistica e musicale.Il volume è stato presentato dall'autore insieme a Franco Berardi Bifo,e Amos Bianchi e al dibattito hanno preso parte Antonio Caronia e Francesco Monico.



L'autore del libro Antonio Tursi è dottore di ricerca in Teoria dell'informazione e della comunicazione e senior fellow del McLuhan Program in Culture and Technology. Su questi temi ha pubblicato "Internet e il Barocco. L'opera d'arte nell'epoca della sua digitalizzazione" (2004) e "Dopo la democrazia (2006)". Per costa & nolan ha curato "Mediazioni. Spazi, linguaggi e soggettività delle reti (2005)".

1 commento:

TheWorkers ha detto...

Apriamo la mente. McLuhan, maestro e teorico dei nuovi media, definisce i mezzi di comunicazione come estensione dell’essere umano. In che senso? Per esempio la ruota è l’estensione del nostro piede e una motocicletta ci permette di prendere possesso dell’ambiente e accorciare le distanze. Così i nuovi media sono l’estensione dei nostri sensi. Gli occhi davanti a uno schermo, le dita che digitano su una tastiera, le orecchie che ascoltano i “rumorini” standard delle applicazioni e i suoni provenienti da un filmato, contribuiscono a catturare percezioni sempre più evolute. Questo fa sì che la nostra mente sia gradualmente esposta e stimolata in maniera sempre maggiore. Esposta significa aperta all’eventualità di contaminazione, sia essa positiva che negativa.
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