domenica 1 aprile 2007

CINEMA DIGITALE: NEL 2013 SORPASSERA' QUELLO A PELLICOLA 35MM


La diffusione nelle sale di tutto il mondo del cinema digitale, che lo scorso anno ha registrato un'impennata imprevista, sta procedendo a un ritmo tale da far prevedere entro sei anni, nel 2013, il sorpasso dei proiettori digitali su quelli a pellicola 35 millimetri.




La previsione, elaborata in base a modelli matematici, è stata annunciata da Media Salles, progetto che opera nell'ambito del Programma Media dell'Ue col sostegno del governo italiano, per promuovere la distribuzione nei cinema di prodotti audiovisivi europei.
Quella alle è porte è una rivoluzione "che nasce come squisitamente tecnologica, ma che è desinata ad avere effetti soprattutto dal punto di vista commerciale sul business dell'esercizio cinematografico, trasformandolo in qualcosa di diverso da come oggi lo conosciamo", rileva uno studio curato da Marco Del Mancino, esperto di marketing, per Media Salles, che ne ha fornito un'anticipazione a Reuters, in vista della presentazione in apertura del corso "DigiTraining Plus", che si terrà fino al 1° aprile presso la sede di Barco a Kuurne, in Belgio.




I dati riportati dall'esperto. Secondo Del Mancino, dopo il boom nella diffusione del digitale nelle sale nel 2005 (+81%), gli esperti del settore si aspettavano un 2006 in tono minore, di transizione.
Invece dai dati diffusi il mese scorso da Media Salles, a fine 2006 gli schermi digitali nel mondo hanno raggiunto quota 2.866, con un incremento boom, più 383%, rispetto all'anno prima, con Asia ed Europa in aumento stabile (+70% e +168%), mentre il Nord America ha allungato il passo con un più 1.031%.
Elaborando uno strumento previsionale consolidato, preso a prestito dallo scientific management e dalla ricerca demografica in base a una logica matematica su un modello di diffusione "epidemiologico", Media Salles prevede che anche se si giungerà alla saturazione del 99% del mercato potenziale (oltre 105.000 schermi attivi nel mondo) solo nel 2019, il picco delle adozioni si realizzerà già nel 2013 (con oltre 20.000 nuovi impianti installati), anno in cui dovrebbe avvenire il sorpasso della tecnologia basata sul 35mm.
Tra circa cinque anni dunque, il D-Cinema, rileva ancora Del Mancino, potrebbe passare da una realtà marginale (oggi è adottata solo nel 3% degli schermi mondiali) a una che vale miliardi di euro, "con importanti implicazioni non solo commerciali e tecnologiche, ma anche socio-culturali e quindi politiche".© Reuters 2007. Tutti i diritti assegna a Reuters.

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