lunedì 2 aprile 2007

CENTOVENTI CHIAMATE AL TELEFONO AL GIORNO PER COMBATTERE IL BULLISMO


Il Minstero della pubblica istruzione ha isituito un numero verde anti-bullismo.


IDENTIKIT DEL BULLISMO Le vittime sono adolescenti timidi, vulnerabili, a volte con ritardi mentali o problemi sociali. I bulli sono ragazzi trasgressivi, che non accettano regole e sono leader di piccoli sottogruppi nella classe. È questo l'identikit del bullismo a scuola fornito dagli esperti di psicologia giuridica che collaborano al numero verde antibullismo (800.66.96.96).



IL NUMERO VERDE ANTIBULLISMO l’iniziativa del Ministero dell’Istruzione che permette di segnalare casi, chiedere informazioni sul fenomeno e su come comportarsi in situazioni critiche. Dal 5 febbraio al 27 marzo 2007 sono state ben 4.437 le telefonate arrivate alle 10 postazioni di ascolto istituite, al ritmo di 120 al giorno. A chiamare sono soprattutto genitori o familiari, seguiti da insegnanti e dalle giovani vittime di episodi di bullismo.



LE RICHIESTE Genitori e familiari chiedono soprattutto «cosa fare» per cambiare istituto all’adolescente e come sensibilizzare l’Amministrazione per fronteggiare gli ostacoli incontrati nel contesto scolastico. Gli insegnanti lamentano, invece, l’assenza e l’indifferenza dei genitori nell’educazione dei propri figli. «La scuola - dice il ministro dell’istruzione Giuseppe Fioroni - ormai ha preso consapevolezza del problema, e non lo affronta più con la logica dello struzzo».



Il ministro ha sottolineato che la scuola italiana è schierata contro il bullismo, ma si aspetta anche di non finire in una gogna mediatica per i comportamenti assolutamente da condannare di pochissimi. Secondo il titolare del dicastero di viale Trastevere il fatto che siano arrivate molte telefonate da parte dei genitori dimostra «che un rapporto più stretto tra scuola e famiglia può aiutare a superare il problema».




ALCUNI DATI Il 69% delle telefonate denuncia episodi di prepotenza o violenza, mentre il 31% sono chiamate di carattere informativo. Il maggior numero di denunce (35%) proviene dalle scuole secondarie di primo grado, seguite poi dalle primarie (25%), dai licei (19%), dagli istituti tecnici e professionali (15 per cento). Dalla scuola dell’infanzia giungono il 5% di denunce.



GLI OPERATORI DEL NUMERO VERDE Il «braccio operativo» del numero verde è costituito dagli Osservatori regionali permanenti sul bullismo, costituiti presso gli uffici scolastici regionali e finanziati con un milione e 800mila euro. Il loro compito è quello di mettere in contatto le diverse forze sociali e politiche del territorio (enti locali, associazionismo, scuola, università, Asl, prefetture, tribunali per i minorenni) per consentire di dare una risposta immediata, concreta ed efficace alle richieste di aiuto.



IL SITO ANTIBULLISMO A sensibilizzare la tematica del bullismo è anche il sito www.smontailbullo.it, ideato dai ragazzi e gestito dalla Consulta provinciale degli studenti di Bergamo, che registra oltre mille accessi giornalieri.




LA PREVENZIONE CONTRO IL BULLISMO Le azioni contro il bullismo, che viaggiano di pari passo con quelle per prevenire il disagio giovanile, sono l’elevamento dell’obbligo scolastico a 16 anni, la riforma dell’esame di Stato e il potenziamento dell’insegnamento della musica, delle scienze e dell’educazione motoria a scuola. Tra le altre azioni di sistema si segnalano i premi all’eccellenza, le scuole aperte di pomeriggio, l’approfondimento della conoscenza della Costituzione, più spazio alla partecipazione studentesca, la promozione dell’educazione alla salute e il miglioramento dell’accoglienza degli alunni stranieri. Prevista anche una campagna di comunicazione fatta da e per i ragazzi che tramite giornali, tv, radio e Internet sensibilizzerà l’opinione pubblica sul tema del bullismo. Significativa la presenza, al lancio dell’iniziativa, di due realtà molto diverse.

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